giovedì 2 aprile 2009

So che un giorno ci incontreremo

Caro Francesco,

finalmente libera dal pensiero della tesi e finalmente laureata, riesco a scriverti questa lettera che ho in mente da un mese, da quando ho saputo... era venerdì e per puro caso mi sono connessa in Messenger: Hanael aveva scritto "ciao cesco mi mancherai"... ho capito subito, eri l'unico Francesco che io e lei abbiamo in comune...

All'inizio ci sono rimasta male, ma mi succede sempre quando avvengono fatti del genere... però il weekend l'ho passato bene, senza pensarti molto, in fondo non ti conoscevo... solo il lunedì sera mi è venuto in mente di cercare il tuo nome su Facebook... e ho passato la serata a leggere le stupende parole che i tuoi amici ti hanno dedicato nei vari gruppi che sono nati in quella settimana... ho pianto tanto quella sera, pur conoscendoti solo attraverso le parole di Hanael... ho pianto per te, per i tuoi genitori, per i tuoi amici, per i tuoi compagni bandisti, per i tuoi insegnanti... quante persone hanno fatto parte della tua vita? quante persone hanno affrontato quei nove mesi terrorizzate al pensiero di perderti e allo stesso tempo fiduciose? fiduciose nel Signore, fiduciose nella scienza, fiduciose perché TU eri fiducioso e volevi farcela...

E invece il destino si è accanito e ha deciso che per te era tutto finito... non ci è dato sapere il perché, lo scopriremo quanto avremo affrontato quel passaggio che tu hai già affrontato... e allora sapremo perché per te tutto è finito così presto...

Sai qual è la cosa che più mi ha aiutata in questo mese? la forza e la FEDE che ha dimostrato tuo padre... soprattutto i primi giorni, in cui eri sempre tra i miei pensieri, le parole di tu padre mi facevano pensare: "se lui crede così fermamente, nonostante tutto, nonostante il dolore, vuol dire che anch'io posso farcela, e vuol dire che non devo disperarmi, perché tu, Francesco, sei sempre tra noi (anche con me, anche se non ci conoscevamo), ci sorvegli e ci fai capire che stai bene e che un giorno ci rivedremo, e allora suonerai ancora per tutti noi..."

Tuo padre, Pietro: un nome importante per la Chiesa, un nome importante per tutti noi, perché è lui che ci guida nel dolore e ci dimostra che le vie del Signore sono infinite e sconosciute, ma noi dobbiamo accettarle, anche se è difficile, anche se sembra impossibile... perché il Signore ci mette davanti alle difficoltà, ci impone delle prove, ma lo fa perché sa che possiamo superarle, che abbiamo la forza per farlo... questo mi ha insegnato tuo padre, e questo spero di ricordarmi sempre...

Il tuo amico, Fabrizio: gli ho chiesto l'amicizia per testimoniargli la mia vicinanza (puramente "mentale" vista la lontananza fisica...) e da un mese a questa parte lo apprezzo come persona, pur non conoscendolo personalmente, per tutto quello che ha fatto, che sta facendo e che farà, per mantenere il ricordo di te vivo in tutti coloro che ti hanno conosciuto e in tutti coloro che ti conoscono solo attraverso le sue parole, e quelle di tutti i tuoi amici...

Di solito quando muore qualcuno nessuno sa mai cosa dire, si ha sempre paura di sbagliare, di dire quello che non va...nel tuo caso sono rimasta commossa nel vedere quante persone hanno voluto manifestare la loro vicinanza scrivendo a tuo padre e a Fabrizio... quanti hanno voluto ricordare te, la tua gioia di vivere, la tua musica, i viaggi fatti con te...
Io di te ho un unico ricordo... quella sera ad Ala, il concerto... e soprattutto dopo, vicino alla fontanella, io, te, Marco, Hanael e le sue amiche... a parlare, in una tranquilla sera d'estate... ignari di quello che sarebbe avvenuto pochi mesi dopo… Poi Hanael mi ha parlato di te, di quanto vi siate trovati bene…e ho sperato per lei che poteste rivedervi presto…

E poi l'anno scorso, sono venuti loro a Ferentino… e al ritorno la notizia... ci sono rimasta male, non avrei mai pensato che potesse succedere... poi ho accantonato il pensiero di te, perché la vita va avanti lo stesso, perché non ci si può ricordare di tutti... e mi sono improvvisamente ricordata di te quel venerdì, quando ormai era troppo tardi e già non c'eri più... ma da allora il ricordo di te c'è sempre, ogni giorno, perché so che dall'alto osservi tutti, aiuti tutti, metti le tue mani sulle bacchette di Fabrizio e suoni con lui...

Penso che nessuno potrà mai dimenticarti, né vorrà mai dimenticarti... dovevi essere un ragazzo fantastico, con un grande sogno, la musica, e un grande carattere... penso tu sia stato molto coraggioso nell'affrontare quei mesi, penso tu abbia creduto e sperato fino all'ultimo di farcela... ma purtroppo il Signore ti ha voluto con sé... forse perché eri il migliore e il tuo esempio doveva servire a noi per capire che bisogna vivere, sempre, senza mai fermarsi, senza mai demoralizzarsi, perché le cose belle accadono, dobbiamo aspettarle, e intanto vivere...

So che un giorno ci incontreremo… e allora ci conosceremo, mi racconterai quante cose belle hai fatto sulla Terra e quante ne hai fatte e ne stai facendo lassù, dove ti immagino impegnato a suonare, dove ti immagino circondato da tantissime persone che ti ascoltano estasiate… e tra queste ci sono anche le persone a cui io ho voluto bene, e alle quali penso ogni giorno, così come penso a te…

Riposa in pace e suona per noi, che ti ricorderemo sempre…

Federica Marasca

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