venerdì 27 febbraio 2009

carissimi Vittoria e Pietro

Carissimi Vittoria e Pietro,

con le lacrime agli occhi, totalmente ignaro del lungo calvario vissuto da Francesco e da voi, fino all’epilogo finale, dalla vostra mail so della prematura scomparsa del vostro adorato figlio. Le distanze e i misteriosi percorsi della vita hanno interrotto la consuetudine dei nostri rapporti di un tempo. Ma nellla memoria e nel cuore site stati sempre presenti, così come ho ben presente quel frugoletto che portavate sempre con voi e che anch’io ho visto crescere nei suoi primi anni.


Pensare come il mistero del dolore e, ora , della morte hanno attraversato la sua giovane vita e la vostra, ci fanno immediatamente tornare all’insondabile profezia della CROCE di N.S. Solo lì è possibile non solo non annegare nel buio del non senso, ma immergersi nella serena contemplazione dell’amore infinito di Dio, che proprio nella prova ci mostra l’orizzonte sconfinato della sua luce e della sua promessa di vita. Il vostro “GRAZIE”, che ho letto con commozione e grande personale edificazione, dice più di tutto e di tutti, come la luce del Signore abbia pervaso la vostra vita e la vostra esperienza. Grazie infinite a voi, Pietro e Vittoria, per questa splendida testimonianza. Da parte mia posso solo dirvi che vi sono vicino con l’affetto di sempre, e ora più che mai, vi ricordo nella mia umile preghiera insieme al vostro caro Francesco. Sono certo che sperimenterete la modalità nuova, non effimera, della sua presenza nella vostra vita. Più che mai vi sarà sempre accanto e continuerà a sostenervi, perché ancora di più, Lui che che gode dell’eterna gloria di Dio, vi farà sentire forte la luce della speranza e della vita.
Un caro abbraccio.

+ don Sebastiano Sanguinetti
vescovo di Tempio Ampurias

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